martedì 4 maggio 2010

L’ACQUA È VITA!

Petrizione del WWF. L’ACQUA È VITA E LA VITA NON PUÒ ESSERE OGGETTO DI SPECULAZIONE. L’acqua dev’essere considerata come un bene comune e dev’essere sottratta dai processi speculativi. Le nuove norme che prevedono la gestione dei servizi pubblici, e tra questi la gestione dei servizi idrici, impongono di dismettere entro il 31 dicembre del 2011 ogni tipo di gestione pubblica.
IL GESTORE DEL RUBINETTO DIVENTA IL PROPRIETARIO DELL’ACQUA. Dando il servizio di gestione di tutti gli impianti che fanno arrivare l’acqua sino ai nostri rubinetti, l’obbligo di privatizzazione della gestione comporta di fatto la privatizzazione della risorsa. Dunque poco importa se la legge dice che l’acqua rimane pubblica quando la stessa legge dice che tutti i servizi idrici devono essere privatizzati.
LA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI CI PORTA A MONOPOLI E QUESTI COMPORTANO INEFFICIENZA, ALTI PREZZI E DIPENDENZA. Anche le leggi di mercato sconsigliano di affidare in esclusiva i servizi essenziali ai privati, perché ciò comporta la costituzione di un potere enorme in mano ad uno solo operatore, che senza concorrenza non ha interesse a raggiungere l’interesse dell’utente, ma solo il proprio. E l’utente di fronte ad un solo operatore diventa ricattabile. La privatizzazione comporta una gestione mirata a garantire il profitto del gestore anche a discapito della salvaguardia della risorsa.
LA TUTELA DELL’ACQUA NON PUÒ ESSERE AFFIDATA SOLO AL PREZZO DI MERCATO. Le logiche di mercato portano alla vendita e al consumo di sempre maggiori quantità di acqua,
LA SALVAGUARDIA DELLA RISORSA RICHIEDE INVECE RISPARMIO ED EFFICIENZA NEL SUO USO.
LA PROPOSTA DEL WWF. Non siamo contro la partecipazione dei privati nella gestione dei servizi pubblici, ma è stata superata la misura. La battaglia per restituire all’acqua la certezza di essere pubblica assume oggi un valore più che simbolico e impone una riflessione sull’attuale tendenza a privatizzare tutti i servizi.
IL WWF RITIENE ESTREMAMENTE PERICOLOSO RIMETTERE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE UN SERVIZIO PUBBLICO SOLO SE ESISTE LA POSSIBILITÀ DI TRARRE DA QUESTO GUADAGNO.
Il WWF, assieme al “Forum dell’Acqua” e con l’adesione di 400.000 cittadini, ha presentato una proposta di legge che rivede il modello di gestione della risorsa acqua. Il Parlamento l’ha bloccata. A questo punto non rimane che la via del referendum. L’ACQUA, COME L’ARIA CHE RESPIRIAMO, DIPENDE DAI CICLI NATURALI. LA SUA QUALITA’ E’ STRETTAMENTE COLLEGATA ALLA CONSERVAZIONE DELL’AMBIENTE E ALLA PREVENZIONE DI OGNI FORMA DI INQUINAMENTO. Questo impone una visione d’insieme e la possibilità d’intervento su ogni fase del ciclo e della gestione dell’acqua che solo la Pubblica Amministrazione può e deve avere. Questo è quanto noi chiediamo. Per maggiori informazioni: http://www.acquabenecomune.org/

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