martedì 16 febbraio 2010
Erano tempi in cui...
Grazie al fatto che la mia Mamma è alle prese con il trasloco di casa, ieri mi sono imbattuto in una copia del Corriere della Sera datata domenica 16 maggio 1982. Ovviamente me la sono sparata tutta! Erano tempi in cui imperversava l'assurda Guerra della Falklands (o Malvines) tra la Gran Bretagna e l'Argentina, tempi in cui scioperavano ad oltranza gli Uomini Radar (è bello sapere che alcune cose non sono cambiate...), tempi in cui al Governo c'era gente che noi, allora ragazzi, consideravamo anacronistici e disonesti (beh, anche qui le cose non sono molto cambiate, se non il fatto che noi non siamo più ragazzi) come De Mita, Longo e Spadolini. Sulle pagine del cinema, tra le Prime visioni, capeggiavano le locandine dei successi del momento come "La casa stregata" con Pozzetto e la mitica Gloria Guida, "Conan il barbaro", con un giovane Schwarzenegger o "Gasato, sballato completamente fuso" con un all'epoca inflazionato Diego Abatantuono, il Terrunciello. E poi c'erano le mitiche sale a luci rosse con i loro insuperabili titoli come "Femmine ingorde", "I porno desideri di Silvia" (oggi abbiamo a che fare con quelli di Silvio!) o "I piaceri proibiti di una donna di classe". Erano tempi in cui Paolo Rossi, da poco rientrato dalla squalifica legata al Calcio Scommesse, veniva insultato e preso a schiaffi in quel di Catanzaro, alla viglia della partita. Chissà come si sarà pentito l'autore di quella sberla quando, qualche mese dopo, il mitico Plabito ci avrebbe fatto alzare al cielo la Coppa del Mondo! Tempi in cui il Milan si apprestava a retrocedere in Serie B sul campo del Cesena (non me ne vogliano i cugini, ma questo me lo ricordo bene!) ed Eugenio Bersellini, allenatore dell'Inter, si preparava a guidare i ragazzi in quella che sarebbe la sua ultima partita di campionato in nerazzurro. Al suo posto sarebbe arrivato Rino Marchesi (Eh sì, anche per noi erano tempi grami...). In Televisione si poteva già fare lo zapping tra le tre reti Rai, Canale 5, Antenna Nord (che poi sarebbe diventata da lì a poco Italia 1), Retequattro, Capodistria, la Svizzera e le miriadi di Tv Private sbucate come funghi tra le quali ricordo Canale 51, Telereporter (Mitica! quella dei pornazzi il venerdì sera!), Antenna 3 e via dicendo. Erano anche tempi in cui non esistevano i Gps e due ladri, nel centro di Milano, rubavano un autobus di linea fermo al capolinea, riuscendo poi a fare perdere le loro tracce dileguandosi indisturbati tra le vie della Metropoli. Tempi in cui gli allora illuminati geni dell'economia si spintonavano per entrare nel mercato cinese, ignari del fatto che presto sarebbero stati loro ad invadere il nostro. Tempi in cui io avevo 14 anni e scorazzavo tutto fiero a bordo del mio Ciao per raggiungere la compa. Oggi le cifre si sono invertite e di anni ne ho 41. Che dire, certo, la nostalgia per quei giorni spensierati è tanta, ma per fortuna la voglia di andare avanti è rimasta la stessa. Immutata la curiosità, intatta la passione. Intaccata, ma mai sconfitta, la speranza di vivere, un giorno non lontano, in un mondo migliore. Un mondo in cui, prendendo in mano un vecchio giornale potremo finalmente dire: "Meno male che quei tempi sono finiti!".
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