martedì 30 marzo 2010

IT'S A NEW RECORD!

Nel weekend, con un balzo degno di uno stambecco, il vostro scriba ha superato il precedente record di salto dal trampolino, modalità Wii, appartenente alla mia consorte Barbara con 196 metri, spostando l'asticella a 197!!! Non c'è trippa per gatti! Spiace ragazzi, ma la classe non è acqua! Hi Hi!

Roma KAPUT mundi!

Amici che disastro! Non bastava la sconfitta dell'Inter con i giallorossi, ci voleva pure la ben più grave capitolazione di Emma Bonino nella corsa alla presidenza della Regione Lazio. Un'occasione persa, anzi due! D'altronde se le cose in Italia vanno come vanno ci sarà pure un motivo, o no? Abbiamo ciò che ci meritiamo e se, anche quando ci viene offerta la possibilità di un cambiamento, non cogliamo la palla al balzo, allora inutile lamentarsi. Grazie invece di cuore a quell'abbondante 30% della popolazione che ha deciso di esprimere il proprio dissenso e la propria indignazione disertando i seggi elettorali. La prossima volta speriamo di essere di più o, nel frattempo, di avere trovato finalmente qualcuno degno di rappresentarci!

giovedì 25 marzo 2010

Ora basta!

Mamma mia! Oggi ho deciso di interrompere il mio sciopero mediatico - misura difensiva adottata per proteggermi dalla nauseabonda campagna elettorale in atto - per vedere cos'altro succede nel mondo. Ma mi sono dovuto fermare all'Italia. Ho letto di preti che violentano ragazzi sordomuti e cercano di farla franca grazie alla complicità e al colpevole silenzio dei "colleghi". Di sacerdoti che, di fronte a un omicidio irrisolto da dieci anni e ad una famiglia distrutta, fanno gli gnorri. Di Carabinieri che uccidono pusher e rivali in amore. Di politici inquisiti, indagati o addirittura già condannati che sproloquiano a proposito di civiltà e onestà. Di mamme che uccidono i propri bambini. Di mamme accusate di avere ucciso i propri bambini, additate come "mostri", ma poi prosciolte. Di giudici che fanno politica e di politici che fanno i giudici. Di ministri che si mettono a cantare e a ballare la tarantella pur di strappare una manciata di voti. Ma in che razza di Paese viviamo? Anzi, in che razza di mondo viviamo? Io, cari amici, non voglio essere complice di tutto ciò. Sono stufo del sistema e di chi lo conduce. In Italia e nel mondo. Dalla politica all'economia, nessuno escluso. Basta con questa storia che il profitto giustifica ogni mezzo e nasconde verità e giustizia. Basta con tutte quelle persone che pensano alle proprie tasche a scapito di quelle degli altri. Basta far finta di niente. Basta con questa cultura da due soldi. Guardatevi intorno, il mondo non è un bel posto dove vivere. I nostri figli non sono persone migliori di noi. Ma la colpa non è solo di chi ci governa o ci mercifica. La colpa non è solo dei partiti e delle multinazionali. La colpa, cari amici, è soprattutto nostra. Nostra, che stiamo a guardare senza muovere un dito. Nostra, che ci basta scandalizzarci mentre parliamo con un amico per avere la coscienza pulita e sentirci solidali con chi ce l'ha più in culo di noi. Nostra, che deleghiamo e non partecipiamo. Nostra, che ci siamo lasciati lobotomizzare da un modo di vivere e di pensare sterile, ignorante, becero e distruttivo. E allora diamoci una mossa! Come? Beh, nell'immediato intanto non votandoli! Pensate se invalidassero le elezioni per mancanza di voti! Sarebbe un segnale forte e soprattutto una goduria immensa! Già me li vedo i Berlusconi-Casini-Bersani a boffonchiare e ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare la magra figura. Chissà se, almeno così, riuscirebbero a capire che ci hanno davvero - scusate l'espressione - rotto i coglioni!!! E' giunta l'ora di cambiare rotta, di far sentire la nostra voce in maniera diversa, civile, etica, solidale, intelligente, propositiva e, soprattutto, forte!

lunedì 22 marzo 2010

Pillola di Saggezza della settimana - 8

E' lieto soltanto chi può dare. (Goethe)

Garantire a tutti pari dignità!

Oggi è una giornata storica per quanto riguarda i diritti dell'uomo. Con la riforma sanitaria fortemente voluta da Obama e approvata dal Congresso, negli Stati Uniti viene estesa l'assistenza medica a 32 milioni di cittadini. Ci è voluto un anno di scontri politici, di colpi di scena e di intense mediazioni, ma finalmente oggi è una realtà, inseguita vanamente per 50 anni dai suoi predecessori alla Casa Bianca. Una vittoria importante ma anche una goccia nell'oceano se si pensa alla situazione mondiale. Nei paesi più poveri, infatti, i diritti universali, come l'accesso al cibo e all'acqua potabile, l'assistenza medica appunto e la possibilità di ricevere un'educazione, sono spesso negati. Impegnarsi affinchè questi diritti vengano garantiti è dovere di tutti ed è l'unico modo per estirpare la povertà che fonda le sue radici proprio nella loro violazione. Tante sono le Associazioni No Profit che si impegnano per dare un contributo concreto e reale ma, senza l'aiuto di ognuno di noi, il compito appare davvero arduo. Una mia cara amica lavora per Action Aid e, siccome conosco l'impegno e la genuina passione che animano i suoi sforzi, mi sento di consigliarvela personalmente nel caso anche voi abbiate deciso di dare il vostro contributo. Action Aid è attiva nel Sud del Mondo da oltre 30 anni e lotta per garantire a tutti pari dignità. Con il sostegno a distanza Action Aid si prende cura delle comunità più bisognose, garantendo loro non solo la distribuzione di aiuti e beni di prima necessità, ma applicando una serie di interventi a lungo termine in grado di gettare le basi per un futuro più sicuro e più giusto per tutti.
Bastano 82 centesimi al giorno per aiutare un bambino a costruire un futuro migliore e sostenere la comunità in cui vive, cominciando dal diritto al cibo. E allora, amici, non perdete tempo, allargate i vostri orizzonti e il vostro cuore, guardate fuori dal vostro orticello e mettete mano al portafogli! C'è gente, incolpevolmente meno fortunata, che ha bisogno di noi! Per saperne di più e per sottoscrivere un progetto visitate il sito: http://www.actionaid.it/

giovedì 18 marzo 2010

LARGO AI CICLOSTINATI!

Ami andare in bicicletta? Fai molti chilometri o vorresti iniziare a “macinare” molta strada? Con Ciclostinati puoi metterti alla prova! Iscriviti e partecipa a contakm 2010!

DOMENICA 21 MARZO 2010, ORE 14, 00
PIAZZA PAOLO VI, PESCHIERA BORROMEO (Mi)
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i nostri volontari ciclostinati monteranno un contakm sulla tua bicicletta. Da quel momento dovrai soltanto PEDALARE e comunicarci periodicamente i km percorsi. La sfida durerà 6 mesi, e la premiazione dei primi tre classificati per ogni categoria (over 60, adulti, under 18, under 10, maaschili e femminili) avverrà in settembre.

Iscrizione all'associazione € 10. Contributo contakm: € 5. Iscrizione Junior € 7 e contakm in regalo! Per informazioni: http://www.ciclostinati.it/ ; ciclostinatipb@gmail.com

Un'inter MOUstruosa!

Grandi ragazzi, finalmente abbiamo sconfitto l'anatema e siamo riusciti ad accedere ai quarti di finale al quarto tentativo. D'altronde non si chiamano quarti mica per niente, o no? Scherzi a parte, l'Inter ha disputato una partitona e la soddisfazione di aver eliminato il Chelsea, squadra allenata dall'ex acerrimo rivale Carletto Ancelotti, è stata doppia. Complimenti ai ragazzi e al Super Mister Mourinho. Speriamo ora di recuperare quella testa vuota di Balotelli e di riguadagnare terreno in Campionato. Io sono fiducioso! (A proposito di SuperMario, vi consiglio la bellissima lettera di Beppe Severgnini pubblicata sul Corriere on Line).

martedì 16 marzo 2010

Comicità involontaria - Il meglio delle Elezioni Politiche 1


Mentre il teatrino della politica diventa ogni giorno più inguardabile e ignobile, l'unica nota lieta di queste elezioni è il genio messo in campo dai politici per conquistare voti attraverso i manifesti elettorali. Alcuni, seppur involontariamente, sono davvero fantastici! Ecco una panoramica dei più buffi e strampalati: (Fonte: Corriere della Sera)

Comicità involontaria - Il meglio delle Elezioni Politiche 2


Pillola di Saggezza della settimana - 7

E' sempre meglio che chi ci incute paura abbia più paura di noi. (Umberto Eco)

FORZA RAGAZZI!

Disastro! I cuginastri milanisti, seppur senza meritare, hanno sconfitto il Chievo all'ultimo minuto e si sono portati a una sola lunghezza di distanza dalla nostra Beneamata Inter. A noi il Catania ha fatto vedere i sorci verdi e il mio amico Salvo, tifoso rosso-azzurro, ha stampato da qualche giorno sul volto un sorrisetto a dir poco beffardo! E, come se non bastasse, stasera partitona di Champions League contro il Chelsea di Carletto Ancelotti. Che dire? Speriamo che le coronarie resistano! Forza Ragazzi facciamoli neri!!!!!

giovedì 11 marzo 2010

Porgi l'altra guancia

Dopo lo scandalo esploso in seguito alla scoperta che, nella scuola cattolica di Regensburg, in Germania, si sono verificati abusi fisici e sessuali ai danni degli alunni da parte degli insegnanti, il fratello del Papa, il reverendo Georg Ratzinger, ha ammesso, nelle sue vesti di docente di quella scuola, di avere preso a schiaffi alcuni ragazzi del coro. D'altronde, ha aggiunto, l'aveva visto fare anche al preside. Il prelato, comunque, ha detto di essere pentito e di sentire un peso sulla coscienza. Mi sa, però, che l'unico peso l'abbiano sentito i giovani studenti sulle loro guance, ed era quello delle mani del sacerdote. Quando si dice la Carità Cristiana...

La Juve ricorre a Lapo

Dopo la brillante prestazione contro i Raptors durante la sfida di Nba che ha regalato la vittoria ai Lakers, la Juventus ha deciso per le prossime partite di schierare Lapo Elkan a bordo campo, nella speranza che, con qualche sgambetto agli avversari lanciati in contropiede sulla fascia, la Vecchia Signora riesca finalmente a portare a casa qualche punto. A proposito, Bargnani, il giocatore italiano che milita nei Raptors, a fine gara, rivolgendosi al rampollo di Casa Agnelli gli avrebbe detto: "La prossima volta, la palla, Lapotrestiandareaprendereinquelposto?". Come direbbe il buon Ziliani nel suo pagellone: "Maldestro!".

mercoledì 10 marzo 2010

Via Poma: un'altra vittima

Non ce l'ha fatta più Pietrino. E ha deciso, a modo suo, di dire basta. Quel maledetto giorno del 7 agosto 1990, che ha spezzato la vita della povera Simonetta Cesaroni, ha avvelenato per sempre anche la sua. Arrestato, processato e assolto, l'ex custode di via Poma in questi venti anni ha lottato, urlando la sua innocenza, cercando di dimenticare, di rifarsi una vita. Ma non glielo hanno permesso. E' stato tirato in ballo ancora una, due, tre volte. E sempre scagionato. Ma gli investigatori, che da quel lontano giorno d'estate brancolano nel buio, i giornalisti, affamati di scoop, i testimoni, poi sempre puntualmente smentiti, non hanno mollato la presa. Ma si sa, figuriamoci se in un Paese che non conosce nemmeno il significato del termine "presunzione di innocenza", sia possibile pensare di chiudere i conti con la Giustizia dopo un'assoluzione piena. E così, gli sforzi e i sacrifici di una vita, spesi cercando di mettere da parte i soldi per comprarsi una casa in cui trascorrere serenamente la vecchiaia, sono stati spazzati via. I suoi soldi sono finiti nelle tasche degli avvocati. Ma nemmeno questo è servito a interrompere il sospetto, a mettere a tacere le accuse. Sempre spiato, controllato, accusato. Se ne è andato Pietrino. E' tornato nella sua Terra, a Mareggio, in provincia di Taranto, dove, grazie anche all'affetto dei suoi concittadini, sperava di dimenticare, di uscire una volta per tutte da quel maledetto incubo, di vivere gli anni che gli restavano da persona qualunque. Poi, quando finalmente tutto sembrava finito ecco che che il passato ritorna e la storia ricomincia da capo. Prima con una perquisizione in casa, poi con la convocazione al processo contro Renato Busco, oggi unico indiziato, che sarebbe dovuta avvenire tra pochi giorni. Altri dolori. Per sè e per la sua famiglia. Altri sacrifici, altre umiliazioni, altri soldi da pagare per poter difendersi e, su tutto, di nuovo la terribile ombra del sospetto. Ha voluto risparmiarselo. Soprattutto a suoi cari. Ha deciso di dire basta, con un gesto estremo, l'unico che forse in quel momento ha ritenuto efficace. Ha deciso di dire basta scrivendo, anzi urlando a caratteri cubitali sui biglietti che ha lasciato di lasciarlo in pace, almeno da morto. E ora cosa accadrà? Se mai un giorno questa vicenda arriverà a vedere la parola "fine" e Pietrino Vanacore verrà riconosciuto finalmente innocente, chi pagherà per la sua morte? Chi chiederà scusa a sua moglie e a suo figlio? I magistrati? I giudici? Gli inquirenti? Forse noi tutti...

martedì 9 marzo 2010

AUGURI INTER!

Meno male che il mio amico - nonchè suocero - Pippo me l'ha segnalato! D'altronde per quanto riguarda i ragazzi a Lui non sfugge niente! Pippo è il biografo non ufficiale dell'Inter e le sue enciclopedie dedicate alla Beneamata sono davvero una chicca, accessibili solo a un ristretto numero di persone. Sono complete di tutto e aggiornate giorno per giorno con interviste, notizie, aneddoti e curiosità su tutte le formazioni dei Neroazzurri, dalla prima squadra alle giovanili. Io, uno dei pochi eletti a poterle consultare (addirittura posso portarle a casa mia!) naturalmente me le leggo da cima a fondo con grande godimento interiore. E oggi, appunto, la notizia che la nostra squadra compie 102 anni. Auguri Inter e grazie Pippo!

Addio Tonino Carino da Ascoli

Quando ho appreso ieri la notizia mi si è stretto il cuore. Il mitico Tonino Carino, uno dei volti storici di "90° minuto", ci ha lasciati all'età di 65 anni. Per lui il triplice fischio è arrivato troppo presto. Me lo ricordo ancora quando da Ascoli iniziava il suo servizio con: "E' stata una partita vibrante...", frase pronunciata con la sua inconfondibile "erre" un po' moscia. Ai tempi l'Ascoli militava in Serie A, sotto la presidenza dell'indimenticabile Costantino Rozzi, famoso per le sue sfuriate contro gli arbitri e gli avversari, ma anche per la sua saggezza , la sua capacità professionale e, soprattutto, per il suo grande cuore. Tonino Carino, insieme agli altri inviati come Marcello Giannini, Giorgio Bubba, Luigi Necco e Cesare Castellotti, rappresenta per me il simbolo di un calcio che non c'è più e che mi manca molto. Tonino era un uomo di una simpatia unica tanto che, dopo essere stato bersaglio di numerose parodie (Abatantuono, Ezio Greggio, il Trio), era tornato in tv al fianco di Fabio Fazio in "Quelli che il calcio". Con la sua grande carica di umanità e la sua professionalità, Tonino era uno a cui volevi bene da subito o, almeno, è stato così per me. Fu proprio grazie a "Quelli che il calcio" che Tonino ebbe la possibilità di esprimere tutta la sua simpatia, facendo ricredere anche chi, forse fino a quel momento, lo aveva un po' sottovalutato e ridotto al ruolo di macchietta. Autoironia, umanità, capacità professionale e amore per il calcio fanno di lui un'icona di questo sport. Grazie Tonino Carino da Ascoli, ci mancherai!

lunedì 8 marzo 2010

Pillola di Saggezza della settimana - 6

Siamo tutti impastati di debolezze e di errori; perdonarci reciprocamente le nostre sciocchezze: questa è la prima legge di natura. (Voltaire)

Un CLIC per l'Ambiente

Come me amate gli alberi? Siete stufi di assistere impotenti a continue devastazioni e abusi ai danni dell'ambiente? Allora amici, sappiate che da oggi abbiamo uno strumento in più per fare sentire la nostra voce. Si tratta del progetto "Il Respiro", il portale verde nato per iniziativa di Margherita D'Amico e accessibile a tutti all'indirizzo http://www.ilrespiro.eu/ . Un portale ecologico dove tutti possono dire la loro, inserire articoli, inviare segnalazioni, video e fotografie. Inoltre, notizie, consigli pratici, appuntamenti, itinerari, progetti e petizioni, il tutto all'insegna della difesa del verde, patrimonio di tutti. Tra i sostenitori vip anche la cantante Giorgia, l'attore Luca Zingaretti (Mii Montalbano sugno!) e il regista Mario Monicelli.

mercoledì 3 marzo 2010

Lambro: va in onda il dramma

Non appena mi è giunta la voce che nel fiume Lambro - già tristemente noto a noi milanesi per il suo degrado - si era riversata un'onda nera di gasolio, ho cercato dentro di me di minimizzare l'accaduto. Ma, nei giorni a seguire, le voci si sono fatte sempre più insistenti e sempre più allarmanti. I Tg non parlavano d'altro e anche la gente, al bar o al supermercato, si scambiava opinioni in merito al disastro insultando e maledicendo chi l'uno e chi l'altro. Non volevo vedere quello che poi ho visto. Non volevo credere che fosse successo davvero, che fosse successo qui, a due passi dalla Madonnina. E invece, come una coltellata al cuore, ecco apparirmi sullo schermo un ragazzo vestito con una tuta bianca e lunghi stivaloni, probabilmente arrivato sul posto da poco a giudicare dal fatto che tutto il resto, intorno a lui, è ricoperto di nero. Un paesaggio spettrale. Il ragazzo sembra un Angelo sceso in terra dopo l'Apocalisse. E un angelo lo è davvero, perchè tra le braccia stringe un germano reale. Si capisce che è vivo solo grazie al bianco degli occhi che ogni tanto sbatte e che spiccano sul nero che lo circonda. Da questo risalgo anche al becco. L'immagine dell'uccello che lentamente mi si materializza davanti agli occhi è di quelle che spezzano il cuore. Il ragazzo è un volontario e, come tanti altri in questi giorni - Dio li Benedica! - si sta dando da fare per salvare il salvabile. Quel germano forse ce la farà, ma tante altre creature del fiume sono già morte o hanno i giorni contati. Il veleno è entrato nei loro organismi, condannandoli a una lenta e tremenda agonia. Anche i cittadini che vivono lì intorno si sono dati da fare per soccorrere anatre, gallinelle e altri uccelli e portarli in fretta e furia nei centri veterinari dell'Arpa, del WWF e dell'Enpa. Ma per alcuni non c'è stato niente da fare. I cormorani, venuti qui a svernare per sfuggire al freddo dei Paesi Scandinavi, non ce l'hanno fatta e ad attenderli, invece del caldo, hanno trovato una trappola diabolica, spietata e inesorabile. Eppure i volontari delle associazioni ambientaliste, aiutati anche dagli uomini dei Vigili del Fuoco, hanno provato a catturarli per tentare un disperato salvataggio. Forse, se presi in tempo e sottoposti a tutte le cure del caso, avrebbero potuto farcela, avrebbero potuto avere una piccola speranza di sopravvivenza, almeno qualcuno. Ma si , i cormorani sono animali molto riservati e non si lasciano prendere, neppure se indeboliti dal veleno, neppure se appesantiti dal gasolio. Le prime stime parlano di un centinaio di cormorani morti, ma si pensa siano cinque volte tanto. Uno -almeno uno - però ce l'ha fatta. E' stato preso quando, ormai sfinito, aveva deciso di abbandonarsi alla corrente per lasciarsi morire. Anche i pesci che vivevano eroicamente in quella zona del fiume sono morti. Avevano resistito ai detersivi, agli scarichi industriali e ad altri mille veleni. Ma non a questo.
Ora la frittata è fatta e va in onda il dramma. Adesso scopriremo - come sempre - che è successo quel che è successo perchè chi doveva rispettare le regole non le ha rispettate, perchè chi doveva prevenire non ha prevenuto e perchè chi doveva controllare non ha controllato. Niente di nuovo, siamo in Italia. Siamo nella solita maledetta Italia, con i suoi soliti maledetti politici, i suoi soliti maledetti affaristi, i suoi soliti maledetti incompetenti! Ma lasciarsi andare alla rabbia è sterile e inutile. Certo, anche non farlo è molto difficile. Ma l'unica cosa da fare in questi casi è sperare e rimboccarsi le maniche. Soprattutto rimboccarsi le maniche. E, allora, visto che per Expo 2015 si sperpereranno miliardi di Euro per l'apertura di astrusi cantieri che, in parte, come al solito, non vedranno mai la fine, perchè non destinare parte di queste ricchezze al recupero del Lambro? Tanto, chi dovrebbe pagare, manco a dirlo - come al solito, nella solita Italia - non pagherà. E allora, almeno, stiamo col fiato sul collo ai nostri sindaci, ai nostri assessori. Innondiamoli di e-mail, sosteniamo le associazioni ambientaliste, interveniamo nei Forum. Non deleghiamo come sempre tutto agli altri. E un colpo di 'clic' per fare qualcosa di utile, in fondo, non è una gran fatica. Ieri è toccato ad altri, oggi è toccato a noi. Facciamo in modo che domani non accada a nessuno.

lunedì 1 marzo 2010

Pillola di Saggezza della settimana - 5

A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato (Jim Morrison).

La favola del Leopardo delle Nevi

Nella gara di Slalom Speciale di Vancouver, che ha regalato la medaglia d'oro all'Italia grazie alla straordinaria impresa di Giuliano Razzoli, è andata in scena anche un'altra personalissima vittoria che ha del fiabesco: quella dello sciatore africano Kwame Nkrumah-Acheampong, 35 anni, originario del Ghana. Kwame si è innamorato dello sci da ragazzino, grazie ai film di James Bond visti in televisione. Poi, all'età di 25 anni, mentre lavorava per pagarsi gli studi presso la reception di un centro sportivo in Inghilterra, ecco la grande occasione per poter realizzare il suo sogno: provare gli sci! E, una volta allacciati gli scarponi e inforcata la pista, Kwame si è accorto subito di andare forte. Così ha cominciato ad allenarsi. Certo, agli inizi non è stato facile e nelle prime gare non sono mancati i problemi, come quando in Bosnia ha mancato il traguardo ed è andato a schiantarsi contro gli spettatori allibiti e terrorizzati. Ma lui non ha mai mollato e, fiero della sua tuta da sci maculata come il manto di un leopardo, si è impegnato duramente per migliorare la sua tecnica, riuscendo a qualificarsi per le olimpiadi invernali di Vancouver. E qui, il Leopardo delle nevi ha fatto una promessa: arrivare al termine delle due manche e, soprattutto, non arrivare ultimo. Detto e fatto! Kwame, partito con il pettorale numero 102, si è qualificato al penultimo posto, precedendo un concorrente albanese e guadagnandosi l'affetto e la simpatia del pubblico canadese che lo ha incitato per tutta la durata della gara. Ora, per il futuro, il nostro Leopardo delle nevi sogna di aprire sulle montagne vicino ad Accra, la capitale del Ghana, il primo impianto innevato artificialmente del continente Africano! E c'è da scommettere che ci riuscirà...